QUANTO VALE METTERE LA “MUSICA GIUSTA” NEL TUO NEGOZIO?

Qualcuno la bolla con disprezzo come musica di sottofondo, qualche azienda promuove contenuti musicali a basso costo tipo divano in similpelle non comprendendo invece il ruolo essenziale che la musica ha nel contesto di un esercizio commerciale, ma tutti sono concordi nel rilevare l’aspetto strategico che oggi ricopre un intrattenimento sonoro adeguato per il clienti.

Le ricerche di mercato hanno ormai confermato l’assoluta necessità, per una qualsiasi attività che preveda la presenza di pubblico, di disporre di musica di qualità, con playlist mirate.

La curation non è solo una caratteristica dei servizi streaming direct to consumer come Spotify, Tim Music o Deezer, ma sta diventando un elemento fondamentale anche per chi intende modellare una colonna sonora in una palestra, in un ristorante o boutique di moda, oppure in un supermercato o in un salone di bellezza.

Nel Regno Unito, ad esempio, sono state prodotte interessanti analisi di mercato su questo fronte. Il 96 % dei frequentatori o ex frequentatori di una palestra sostengono di preferire l’ascolto di musica originale realizzata dai propri artisti preferiti, secondo la ricerca di YouGov Plc, condotta nel 2014. il 77 % dei consumatori sostiene che la musica è fondamentale nel creare la giusta atmosfera in un punto vendita. Sempre il 68 %, secondo Vision Critical, sostiene che la musica rende meno timorosi durante gli acquisti.

Ma la musica di qualità ha un’ottimo effetto anche sui lavoratori. L’88% di questi ultimi preferisce ascoltare musica di artisti riconosciuti rispetto al sound alike e il 99 % dello staff di negozi senza musica ritiene invece che questa renda più attraente il luogo per i clienti.

Il 67 % degli imprenditori che gestiscono un punto vendita concordano sul fatto che la musica sia positiva per il business e 78 % dei lavoratori ritiene che la musica sul posto di lavoro renda il luogo meno formale. il 75 % ritiene che la musica generi anche più produttività durante l’attività lavorativa. Perfino il 75 % degli intervistati sostiene che un evento sportivo sia reso più gradevole dalla presenza di musica.

In Canada, uno studio ha rilevato cheil 91 % dei clienti di un pub non possono immaginare questo luogo senza musica e sempre una ricerca in UK ha confermato che l’80 % dei clienti e dello staff di un bar si rivolterebbero di fronte allo spegnimento della musica.

Questi dati confermano il valore e l’importanza di un’adeguata colonna sonora per le attività commerciali e soprattutto come un’offerta tailor made made che coniughi la qualità del contenuto e il suo costante aggiornamento siano essenziali.

In Italia, ad esempio, società come SCF offrono modelli di licenza che consentono non solo di ottenere l’accesso a milioni di tracce musicali dalle più importanti novità musicali al catalogo di ever green ma collaborano con realtà aziendali che creano le colonne sonore più adatte al business commerciale.

FONTE: http://www.huffingtonpost.it

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