Su Neurals Records Aevus con “La Serenata” -SEGUI

Guto Putti aka Aevus crede che se uno lavora davvero sodo, se crede nei suoi sogni, se fa le cose con amore e passione e, cosa più importante, se si circonda di persone giuste, tutto diventa più facile. Il dj brasiliano, nelle foto qui dell’argentina Paula Capaldo , vede la musica come arte, divertimento, amicizia e momenti di gioia. Aevus non è tipo da scorciatoie.

Hai appena suonato in Argentina, a Buenos Aires: com’è stato?
“È stato assolutamente incredibile. Mi sono sentito amato dalla Trance Family locale. Tutte belle persone piene di vita ed energia. Vado in Argentina da tanto tempo”.

Vivi in Brasile, perché ti senti così italiano?
“In realtà è più che un sentimento, è una questione culturale di origine e famiglia. Ho una famiglia italiana con discendenti (padre e madre) immigrati dall’Italia. Abbiamo la doppia cittadinanza e il doppio passaporto. Ho vissuto e studiato in Italia per un po’, poi in Spagna, Usa. La mia famiglia rispetta le tradizioni italiane anche se vive a San Paolo. Io amo il mio paese, il Brasile, come amo l’Italia, l’Argentina, i Paesi Bassi, gli altri paesi, ovunque ho vissuto. Sono un cittadino del mondo, quando si parla di musica: non importa da dove vengo”.

Hai anche la tua etichetta?
“Sì. Ho un’etichetta chiamata Azura Recordings. L’etichetta è divisa in tre etichette secondarie e un’etichetta principale: High Trance Energy, Flamingo Progressive, Nano Tech Records e Azura”.

Racconta come è nato il tuo ultimo singolo.
“’La Serenata’ è nato come seguito di ‘God’s Particle’, il mio primo singolo su Neurals / Media Records. L’anno scorso Mario Più mi ha chiesto di produrre una nuova traccia con un tocco emotivo e sentimentale. Così ho realizzato la melodia e la produzione del mix originale de ‘La Serenata’, che parla di quei momenti ricchi di amore che passiamo insieme alle persone che amiamo. Può essere la moglie, la fidanzata, la famiglia, le persone in un club. Si tratta di amore per la musica. Il singolo farà parte del mio primo album che uscirà su Media Records: dalla progressive alla uplifting, saranno tracce davvero uniche in cui posso mostrare il mio carattere”.

Perché hai scelto Neurals Records?
“Perché amo e mi fido di Media Records. È un’etichetta creata con passione per la musica, di proprietà di uno dei più iconici artisti di musica elettronica italiana: Mario Più. E poi Media Records è gestita dalla leggenda nella storia della musica elettronica italiana, Gianfranco Bortolotti, un personaggio che ammiro molto”.

Come hai conosciuto Mario Più?
“Mario è una grande persona, un grande talento, un umile con un cuore gigantesco. L’ho conosciuto su Twitter parlando dell’attuale panorama della musica elettronica in tutto il mondo. In realtà, ascolto Mario sin da quando ero molto giovane. Credo che la prima volta che ho sentito un brano di Mario fosse attraverso un mixato del BXR Superclub. Poi ho avuto la possibilità e l’onore di incontralo a Skol Beats, in Brasile, nel 2004, nella tenda Gatecrasher. Non dimenticherò mai il suono BXR dentro le mie orecchie”.

Come sei arrivato al tuo suono?
“Non mi piace essere ingabbiato in uno stile di produzione unico. Sono d’accordo con Armin Van Buuren quando dice che non bisogna essere prigionieri del proprio stile. In ogni traccia cerco di trovare un percorso diverso, diversi elementi, armonie, suoni”.

Cosa pensi della nuova leva di produttori trance?
“Seguo Alessandra Roncone, Andrea Ribeca, Allen Watts, Darren Porter, John Askew e altri ancora, perché producono brani potenti e ricchi di emozioni”.

Parlaci della comunità di trance brasiliana.
“Oggi le persone qui stanno lavorando duramente per portare nuovi eventi e feste locali. È incredibile”.

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